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martedì 25 novembre 2014

"TACCOLATA AFRICANIZZATA --ricetta Afro-Fusion

TACCOLE SALTATE CON UOVA E POLVERE DI SEMI DI MELONE, IN CIALDA DI PARMIGIANO E COCO.

Taccole, taccole taccole!
Adoro il nome, ma sopratutto la forma di queste verdure così particolari ai miei occhi.
No, perché, sapete... non è che in Africa ci siano proprio delle enormi e cospicue coltivazioni di taccole! Anzi mi sa che non ce ne sono proprio.
E se devo dirla tutta io fino a 5 anni fa non sapevo nemmeno che esistessero dei 
"cloni giganti dei fagiolini" .
Eh sì, la prima volta che le ho viste sono rimasta un po perplessa.
Poi piano piano ho imparato ad apprezzarle e a cucinarle.
Sono gustose, semplici e rapidissime da cucinare.
A volte quando faccio le salse africane da accompagnare con il nostro solito riso bianco , mi piace buttarci dentro qualche taccola, così... giusto per sentire qualcosa di sostanzioso sotto i denti!

La ricetta che sto per presentarvi qui di seguito è una di quei piatti che amo proporre come contorno  ai miei ospiti quando vengono alle mie cene "africanizzanti"!

INGREDIENTI 

500 g di taccole
2 uova
1 cucchiaio di polvere di semi di melone
1 cucchiaio e 1/2 di polvere di coco secco
1 scalogno
1 spicchietto d'aglio
4 foglie di salvia
4 gamberi essiccati
4 dadini di CUBE MAGGI
Olio d'oliva
50 g di parmigiano in polvere

PREPARAZIONE

Come prima cosa ho pulito le taccole privandole dei filetti ai lati, le ho poi tagliate e messe in una padella profonda con un bicchiere d'acqua, un filone d'olio d'oliva, la salvia, l'aglio schiacciato, lo scalogno a cubetti e due dadini di CUBE MAGGI ed i gamberi essiccati.


Ho lasciato cuocere per 10 minuti circa fino all'assorbimento dell'acqua.
Cosi ho aggiunto il cucchiaio di polvere di semi di melone, insieme un'altro po d'olio quando era necessario.
Successivamente ho sbattuto le due uova aggiungendo un dadino di CUBE MAGGI e il cucchiaio di polvere di coco secco.



Ho mischiato bene per 3 minuti fino ad ottenere dei piccoli grumi con l'uovo.

A fuoco medio-basso, ho coperto ed ho lasciato cuocere per 5/7 minuti

Nel frattempo ho mischiato il mezzo cucchiaio di polvere di coco con il parmigiano, passando così alla cottura delle cialde.
In una padellina antiaderente, ho versato il mix di parmigiano grattugiato compattandolo per bene e lasciandolo riscaldare per 2/3 minuti.
Quando il composto si è unito per bene, con cautela l'ho adagiato sul dorso di un contenitore tondo.
Ho lasciato indurire per 5 minuti per ottenere cosi un bel cesto in cui ho messo poi la
"Taccolata africanizzata".


E ho servito!





giovedì 20 novembre 2014

CROCCANTI DI GARI E COCO AL CUORE DI FETA CON INSALATA GRECA E CAVOLINI DI BRUXELLES --ricetta Africana-Greca

LA SEMPLICISSIMA INSALATA GRECA ACCOMPAGNATA A PALLINE CROCCANTI DI SEMOLA DI MANIOCA E COCO ESSICCATO FARCITI CON FETA!


Ultimamente mi sono fissata con il Gari.
Che cos'è il Gari?
Il Gari è la semola essiccata della manioca.
E la manioca? 
La manioca è un tubero!
Ma più avanti avrò modo di parlarvene... 
Come dicevo  prima, è un periodo in cui uso molto  questa semola nei piatti che propongo ai miei ospiti.
E' un ingrediente noto in tutta l'Africa occidentale, solitamente la si utilizza per fare i dolci.
Ieri però, ho avuto modo di sperimentare una ricetta suggeritami da una signora nigeriana.  
La ricetta di partenza è un dolce fatto con del Gari, latte di cocco e zucchero di canna.
Ma io ho voluto interpretarlo a modo mio e siccome odio fare i dolci, mi sono buttata come al solito sul salato.
Al posto del latte di cocco ho usato il latte normale, ed ho aggiunto la polvere di coco essiccato e... la Feta
Ho pensato bene di unire il sapore inconfondibile e deciso del formaggio greco per eccellenza 
al gusto esotico e tropicale del Gari,
 creando cosi un piatto afro-fusion delicato e raffinato al palato.
Ideale per antipasti o finger food!

INGREDIENTI

130 g di Gari 
50 g di 'polvere di coco essiccato
200 ml di latte intero
Feta
5 /6 cavolini di Bruxelles
Insalata Iceberg
1 cetriolo
Pomodoro per insalata
1 cipolla di tropea
1 spicchietto d'aglio
Zucchero di canna
Origano
Olio d'oliva
Olio di semi di girasole 
Sale grosso


PREPARAZIONE

Come prima cosa ho messo il latte a bollire.
Nel frattempo ho tagliato le verdure per l'insalata (cetriolo,pomodoro e Iceberg) tra qui i cavolini di Bruxelles che ho poi messo a saltare in una casseruola con olio, aglio schiacciato, un po di sale grosso e giusto un dito di zucchero di canna per bilanciare il sapore amaro che  hanno i cavolini.
Per la cottura dei cavolini a casseruola chiusa, ho abbassato il fuoco e ho fatto fatto cuocere per 10 minuti circa; ricordandomi di girarli ogni tanto.

Intanto il latte aveva raggiunto la giusta bollitura dopo 6 minuti a fuoco medio.
In una ciotola profonda ho messo insieme il Gari e la polvere di coco essicato, ho mischiato ed ho aggiunto il latte!

Con la coda di un mestolo in legno ho mischiato il tutto fino all'intero assorbimento del latte.
Il composto che ne ricaverete sarà granuloso, compatto e morbido.
Composto perfetto per formare delle palline!

Così sono passata alla preparazione delle mie palline inserendo al loro interno, ad ogni pallina che facevo, un po di Feta... Come quando si fanno gli arancini!



Finita la costruzione delle palline di coco e Gari in una padella antiaderente ho versato abbondante olio di semi di girasole e li ho fritti per 4/5 minuti, girandoli spesso per evitarne la facile bruciatura.


Le palline saranno pronte quando raggiungeranno un bel colorito dorato.
Infine ho condito l'insalata aggiungendo il resto della Feta che era rimasta.

E ho servito!











sabato 15 novembre 2014

INVOLTINO DI TACCHINO IN SALSA D'ARACHIDI AL PROFUMO DI ZENZERO CON IGNAME BOLLITO --ricetta Afro-Fusion

INVOLTINO DI TACCHINO RIPIENO CON PANCETTA, E SCAMORZA IN SALSA D'ARACHIDI ACCOMPAGNATO CON CUBETTI DI IGNAME BOLLITO

Sono sicura che la maggior parte di voi appena legge SALSA D'ARACHIDI  nel dubbio associa il sapore che potrebbe avere questa salsa, a qualcosa di dolce.
Invece no!
La salsa d'arachide se non detta anche MAFFE', è una salsa comunemente conosciuta nelle cucine tradizionali dell'Africa occidentale, ma la sua origine è sopratutto Senegalese!
Questa salsa, viene spesso preparata con carne e pesce insieme, ed accompagnato a del riso bianco africano.
Stasera per i miei ospiti ho invece deciso di servirla  in maniera un po più semplice e rapida.
Molto spesso il livello di difficoltà e i tempi di cottura delle ricette africane sono elevate.
Ma come avrete ormai capito, a me piace molto proporre le ricette e gli ingredienti  in chiave più rapida ed alla mano, fondendo così i piatti occidentali con piatti africani con delle variazioni negli ingredienti e nei modi di cottura tradizionali.
La mia salsa d'arachide sarà solo la  protagonista secondario del piatto che andrò a presentarvi.
Perché il protagonista primario sarà l'involtino ed il suo ripieno che ho sperimentato proprio oggi!

INGREDIENTI

300 g di fesa di tacchino
100 g di cubetti di  pancetta affumicata
1 scalogno
50 g di pomodori pelati
polvere di zenzero
6 baccelli di Okra
Scamorza affumicata
3 cucchiai di burro d'arachidi
2 cucchiai di polvere d'arachidi
6 cipollotti
1 dado Jumbo o  il vostro dado in polvere
Noce moscata
Mix creolo di pepe
Olio
Igname

PREPARAZIONE

Dopo aver tagliato a cubetti lo scalogno e i pomodori li ho fatti saltare insieme alla pancetta in un filo di olio caldo. Ho poi aggiunto un pizzico di dado jumbo e mezzo cucchiaino da caffè di zenzero in polvere una girata di mix creolo di pepe e della noce moscata.
Ho lasciato soffriggere fino a che il liquido del pomodoro non si asciugasse del tutto.
Nel frattempo in un pentolino piccolo di acqua già bollente ho messo a sbollentare per circa 4 minuti i miei baccelli di okra ricordandomi di tagliare loro l'estremità più tozza!



Successivamente per la realizzazione degli involtini ho tagliato a fette la scamorza affumicata e l'ho disposta sulle fette di tacchino insieme all'okra sbollentato ed il ripieno con la pancetta.
Ho legato bene l'involtino.


In seguito ho tagliato a cubetti l'Igname l'ho lavato e messo a bollire in una pentola profonda con acqua e sale e sono passata alla preparazione della salsina d'arachide tagliando grossolanamente i cipollotti e e soffriggendoli in olio a fuoco medio.


Dopo 5 minuti ho aggiunto un pizzico di dado jumbo insieme a due mestolate dell'acqua di cottura dell'okra e ho aggiunto i 3 cucchiai di burro d'arachidi ed i due cucchiai di polvere d'arachidi.
a fuoco basso ho lasciato sciogliere bene il burro d'arachide aggiungendo all'occorrenza un'altro po dell'acqua di cottura dell'okra così da formare una salsina densa e cremosa nella quale ho aggiunto gli involtini insieme a un filo d'olio, un pizzico di noce moscata, mix creolo ed un po di dado jumbo.


A fuoco basso ho lasciato cuocere per 10 minuti, stesso tempo di cottura dell'igname, ed infine ho servito!





giovedì 13 novembre 2014

CLAFOUTIS SALATO DI FARINA DI FAGIOLI E OKRA --ricetta Africana-Francese

La versione africana e salata del famoso Clafoutis francese

Diciamo che non ho un buon rapporto con la preparazione dei dolci.
Anzi no... mi correggo, potrei anche saperli fare bene, il problema è che non mi ci metto!
Ecco ve la dico tutta: una volta, circa due anni fa, mi sono lanciata per la prima volta nell'impresa di fare una torta al cioccolato; una semplicissima torta al cioccolato!
Il risultato è stato una specie di mattone di argilla bruciato! 
Da allora, dalla delusione ho fatto passare appunto, due anni prima di riprovare a fare un dolce come si deve!
Gli unici dolci che so fare benissimo, da sempre, sono le crépes e i pancakes!
Ho provato ultimamente a fare qualche Muffin e qualche crostata con risultati abbastanza soddisfacenti devo dire!
Mi ci devo solo mettere e crederci quando li faccio.
 Il mio problema però è che sono troppo fantasiosa in cucina e non amo seguire alla lettera le quantità degli ingredienti.
Cosa che è assolutamente fondamentale per la buona riuscita di un dolce!
Ok lo dico;
 "Io odio fare i dolci perché devo seguire alla lettera tutte le noiosissime quantità!"
Non mi piace e non ho voglia di stare a contare il minimo grammo del burro, della vaniglia, dello zucchero o del latte.
Però mi toccherà abituarmici se voglio riuscire a fare dei dolci strepitosi.

Ieri ero nel Mood giusto per incominciare a fare finalmente un bel dolce particolare, ero gasatissima e ci credevo davvero!
Volevo fare un bel Clafoutis alle pere, un pò africanizzato insomma!
 Ma poi pensando ancora alla storia delle quantità, mi è venuto il nervoso e sono passata sul salato!
Ho dovuto sempre seguire le quantità degli ingredienti però con qualche sgarro perché sono testarda!
 In  frigo avevo delle zucchine e del salmone affumicato e ho pensato subito ad una ricetta di Clafoutis salato che avevo visto su un forum di cucina ed ho optato per quello.
Alla fine finisco sempre sul salato; 
il mio Clafoutis salato sarà africanizzato con della farina di fagioli e okra!


INGREDIENTI

4 uova
200 ml di latte
35 g di farina di fagioli
15 g di farina di tipo 00
80 g di parmigiano grattugiato 
12/15 baccelli di Okra
Una zucchina media
50 g di piselli
10 g di salmone affumicato 
1 cipolla piccola
1 spicchio d'aglio
Noce moscata
Timo secco qb
Polvere di gamberi essiccati qb
4/5 dadi Maggi piccoli
Burro 
Olio 

PREPARAZIONE



Come prima cosa ho tagliato a cubetti le zucchine, le cipolle e l'aglio.
Le ho fatte soffrigere per 5 minuti a fuoco alto aggiungendo un cubetto di dato maggi, poi ho  aggiunto i piselli un po del salmone affumicato e 10 baccelli di Okra che avevo tagliato a cubetti precedentemente. 
Ho soffritto aggiungendo un po d'olio ,per evitare che il contenuto della casseruola si asciugasse, 
un pò di timo secco e un pò di polvere di gamberi essiccati per dare un sapore africano al punto giusto!
A fuoco basso ho coperto la casseruola e ho lasciato cuocere per 8 minuti.

Nel frattempo sono passata alla preparazione dell'impasto per il Clafoutis sgusciando le uova in una ciotola profonda, sbattendole con aggiunta del late e della farina di fagioli setacciata prima e poi subito dopo di quella di tipo 00.





Ho aggiunto il parmigiano grattugiato ho mischiato bene aggiungendo successivamente la noce moscata e i cubetti di dado Maggi rimanenti.

Mischiato ancora e aggiunto il contenuto della casseruola che aveva ormai raggiunto la giusta cottura.

A questo ho imburrato bene i lati ed il fondo della tortiera e ci ho versato il mio impasto.

Per la decorazione ho tagliato a strisce il salmone affumicato rimanente ed ho diviso in due i baccelli di Okra rimasti.

Infine ho infornato in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti.
Quando la superficie ha raggiunto la giusta doratura ho sfornato e lasciato raffreddare.

Questo Clafoutis salato alla farina di fagioli è perfetto da servire come antipasto o come secondo accompagnato ad una semplice insalata!
E la farina di fagioli aggiunta al sapore del salmone affumicato al palato è qualcosa di indescrivibile!
Delicato!

giovedì 6 novembre 2014

GULASH AFRICANIZZATO --ricetta Africana-Ungherese

Il piatto classico della cucina tradizionale ungherese con un gusto africano


Amo studiare e scoprire le ricette degli altri paesi.
Dall'inizio dell'autunno sto rivedendo e conoscendo un sacco di ricette dei paesi dell'Est Europa... 
Accipicchia! Quelli si che se ne intendono di cibo da letargo..
Zuppe, involtini, minestre, ravioloni, e stufati di ogni genere!
Uno dei piatti che più mi incuriosiva ancora prima di sapere da che cosa fosse composto era il GULASH.
Avevo sentito parlare tanto del Gulash e dei suoi molteplici varianti da paese a paese!
Eh sì per voi altri che lo ignorate, come lo ignoravo anch'io del resto, il gulash è uno SPEZZATINO!!
Scoprire che il Gulash è in realtà un semplice spezzatino è stato per me una delusione.
-"Ma cos'è sto Gulash che ogni volta che qualcuno me ne parla è come se avesse mangiato un piatto da ristorante a 5 stelle!"-
Sinceramente pensavo fosse uno di quei piatti elaboratissimi con degli ingredienti audaci e e particolari che ne rendevano difficile la preparazione!
Invece no...
Gli unici ingredienti che lo distinguono dallo spezzatino con le patate che conosciamo tutti sono il COMINO, la PAPRIKA e lo STRUTTO!!
Sì, proprio così... Paprika dolce e strutto!
Ma non ci posso credere!
Allora facciamolo sto Gulash!...  Sempre "africanizzato" però eh!
Come vi dicevo prima, il Gulash presenta molte varianti.
 Io ho deciso di eseguire la versione della ricetta Ungherese, perchè ne ho trovate tantissime in giro sui vari forum di cucina e sui libri; e se non erro è proprio dall'Ungheria che proviene la ricetta originale di questo celebre piatto!
 E poi a dirla tutta mi piaceva anche l'idea di usare lo strutto, un ingrediente finora da me sconosciuto!
L'ingrediente "africanizzante" qui sarà il Platano!
Ho voluto sostituire le patate al Platano, quello verde però!
Cioè il platano al suo primo grado di maturazione; permettendo così al suo sapore neutro di non intaccare ed invadere il normale sapore che dovrebbe avere il Gulash!

INGREDIENTI


1litro di brodo di carne
300g di polpa di vitello
300 g di platano Verde
200 g di cipolle dorate
1 grande peperone verde
80 g di pomodori
50 g di paprika dolce
50 g di strutto
1 cucchiaio di cumino in polvere
2 carote
1 spicchio d'aglio
2 dadi Jumbo

PREPARAZIONE


Come prima cosa ho tagliato le cipolle a fettine lunghe e le ho messe nella mia profonda pentola in
argilla insieme allo strutto.
A fuoco alto, ho lasciato appassire le cipolle per circa 8 minuti, nel frattempo ho tagliato le carote a rondelle insieme a i pomodori e li ho aggiunti alle cipolle insieme all'aglio schiacciato  un dado Jumbo e il cucchiaio di cumino.
Successivamente ho aggiunto anche la polpa di vitello tagliato a cubi.
ho mescolato e lasciato rosolare per 5 minuti in modo che la carne rilasciasse un po del suo liquido riparando le cipolle da un eventuale bruciatura.

Subito dopo ho aggiunto la paprika dolce, mescolato tutto e aggiunto mezzo litro di brodo di carne precedentemente pronto!

ho coperto e ho lasciato cuocere a fuoco basso per una bella oretta ricordandomi però di mescolarlo ogni tanto!
Nel frattempo ho tagliato il platano a rondelle medie e il peperone verde a cubi, eliminando i semi, così che, quando è passata l'ora di cottura, ho subito aggiunto il peperone e il platano aggiungendo un po del brodo rimasto e un pò di dado Jumbo.
Ho coperto e lasciato cuocere per 45 minuti circa.

Per un risultato più cremoso del Gulash, occorre regolare bene la cottura con il brodo, io infatti non ho usato tutto il litro che ho indicato come quantità tra gli ingredienti.


Cremoso rende decisamente meglio!
Finita la cottura, ho servito caldo.